Russare? Solo un ricordo!

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I trattamenti laser contro la roncopatia, intervista al chirurgo Maxillo Facciale Massimo Marasco

 Smettere di russare. Scoprirne la causa e procedere con la giusta terapia, finalmente risolutiva: è la tecnologia Laser che oggi riscrive una nuova storia, con tutti i vantaggi della mini invasività, la praticità del regime ambulatoriale, la velocità dei tempi di guarigione e la drastica riduzione dei disagi grazie all’anestesia locale con sedazione.

Evoluzione. Una microscopica precisione a supporto della chirurgia, una tecnica che elimina il trauma del taglio col bisturi alle mucose ed evita il danno ai tessuti adiacenti: mentre si aprono scenari del tutto nuovi e inaspettati e la relazione fra alta tecnologia e cura della roncopatia si fa sempre più concreta, l’accesso all’infinita potenza di quel sottile fascio di luce estremamente sofisticato diventa per tutti, dando forma ad un futuro che è già in atto. Il Laser evita sanguinamenti, non prevede dolore durante o dopo il trattamento e rende sterile la procedura, poiché i tessuti non vengono a contatto con strumenti chirurgici ed il calore scongiura la formazione di batteri.

Abbiamo chiesto al Dott. Massimo Marasco, chirurgo Maxillo Facciale, direttore sanitario del Cemed di Siracusa e membro dell’equipe chirurgica di Villa Donatello a Firenze, dove si occupa di Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), Disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare, Traumatologia facciale, Turbinati, Patologie dei seni mascellari, Neoformazioni del cavo orale, di spiegarci le possibili cause della roncopatia e a che tipo di interventi Laser è possibile sottoporsi per smettere di russare in modo definitivo:

Dott. Marasco: “Il russamento in Italia è in continua crescita, ed è un fenomeno che non deve mai essere sottovalutato. Oltre ad essere il sintomo di problemi nasali come sinusite, poliposi, ipertrofia dei turbinati o deviazione del setto, di problemi di anatomia della bocca o della gola come alterazioni del palato molle, dell’ugola, della lingua, delle tonsille o delle adenoidi, o di semplici problemi di sovrappeso, potrebbe anche essere il sintomo di una gravissima patologia cronica, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). Si tratta di una patologia che nella maggior parte dei casi non viene diagnosticata o trattata in modo adeguato, poiché il paziente non ne è consapevole. Comporta ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno e ripetuti, brevissimi risvegli (di cui spesso al mattino il paziente non ricorda nulla) che impediscono al soggetto una corretta ossigenazione ed un riposo adeguato. Le conseguenze sulla salute sono allarmanti: incidenti stradali, incidenti sul lavoro, infarto, ipertensione, obesità e diabete, ictus. La patologia è auto-aggravante, si evolve progressivamente e richiede un tempestivo inquadramento”.

– Come si può scoprire di essere affetti da OSAS?

“Il medico sottopone il paziente che russa in modo abituale alla polisonnografia, per indagare sulla qualità del sonno. Questo esame rileva in modo assolutamente indolore e non invasivo il russamento, la respirazione, la frequenza cardiaca ed i battiti, i livelli di ossigeno nel sangue, la posizione che il paziente assume durante il sonno e l’attività del sistema nervoso centrale”.

– Quali sono le correzioni che possono essere eseguite con il Laser?

Dott. Marasco: “Con il Laser è possibile, in pochi minuti, eseguire interventi a correzione delle principali cause del russamento e delle OSAS: Palatoplastica o Laup (riduzione di palato e ugola laser assistita), Ipertrofia dei turbinati, Laminectomia tonsillare superficiale (riduzione delle tonsille), Settoplastica laser assistita, Rimozione polipi. Questi trattamenti non sono invasivi, sono di breve durata, si eseguono in anestesia locale ed in day hospital ed in genere sono risolutivi. Al termine dell’intervento non occorre ricovero, ed il paziente può fare ritorno a casa”.