ESTRAZIONE DENTE DEL GIUDIZIO

chirurgia cavo orale siracusa

L’estrazione dei denti del giudizio rappresenta da sempre un classico intervento di chirurgia del cavo orale.

 I denti del giudizio sono così chiamati proprio perché erompono in arcata verso i 17/18 anni di età. Con l’evoluzione della nostra specie la morfologia dei mascellari è andata modificandosi nel corso dei millenni, così oggi le nostre arcate dentarie sono meno capienti. Per tale ragione i denti del giudizio (i terzi molari), molto spesso non hanno spazio per erompere in maniere normale a livello del cavo orale nelle regioni posteriori. Molto spesso si presentano inclinati sia mesialmente (con la corona verso i denti che li precedono), sia in altre direzioni. Ciò può comportare quella che tecnicamente si chiama disodontiasi del terzo molare, che si manifesta con dolore, gonfiore della gengiva, sanguinamento della gengiva.
Oggi vi è l’indicazione all’estrazione dei denti del giudizio a scopo precauzionale, per evitare ad esempio il cambiamento dell’occlusione dovuto alla spinta eventuale che questi denti possano avere sui denti precedenti (non sempre supportato dalla letteratura internazionale), la disodontiasi, ma soprattutto per evitare che possano instaurarsi nel tempo delle neoformazioni di natura cistica, le cosiddette cisti follicolari.

INTERVENTO DI ESTRAZIONE DENTI DEL GIUDIZIO

L’intervento si esegue in anestesia locale con eventuale sedazione, in totale assenza di dolore. Si esegue una microincisione da cui poi si procede con una minima eventuale rimozione di osso che ricopre il dente. In presenza di denti profondamente inclusi si continua con l’odontotomia (taglio del dente) e poi lo si estrae dalla microapertura eseguita, il tutto sia per evitare di eseguire ampie aperture, sia per consentire un post operatorio estremamente leggero. Si completa il tutto con la sutura della ferita.

POST OPERATORIO

Per i comportamenti da attuare nei giorni seguenti al post operatorio puoi scaricare il file con le indicazioni post operatorie (link).
Normalmente la presenza di gonfiore o ematoma in sede di intervento sono da considerarsi assolutamente normali, così come un minimo di fastidio. Il paziente potrà riprendere le sue abituali attività dopo 24 ore, evitando attività fisiche pesanti per circa una settimana.

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