intervista al chirurgo Maxillo-Facciale Massimo Marasco, in partenza per Villa Donatello a Firenze
Mentre impariamo il valore del tempo, che oggi sembra finalmente scorrere ad un ritmo in costante accelerazione, riprendiamo tutti la strada verso il futuro. Dopo il silenzio paradossale delle città sospese, strade deserte, saracinesche chiuse e piazze cristallizzate tornano alla solita vitalità. L’Italia riparte, ed anche villa Donatello a Firenze, clinica in linea con gli standard della migliore sanità privata, torna a pulsare con rinnovato dinamismo. Incontriamo, in partenza verso il capoluogo toscano, il dottor Massimo Marasco, specializzato in chirurgia Maxillo-Facciale, che oltre ad essere il direttore sanitario del Cemed, Centro Medico Polispecialistico di Siracusa, fa parte dell’equipe chirurgica di Villa Donatello.
– Dottor Marasco, a Villa Donatello lei si occupa di problemi di origine infiammatoria, traumatica, degenerativa, oncologica e malformativa, ed in particolare di Disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare, Traumatologia facciale, Turbinati, Patologie dei seni mascellari, Neoformazioni del cavo orale e Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). Potendo scegliere, qual è l’area di intervento che predilige?
“Tutti quegli interventi che possano restituire funzionalità fisica e gradevolezza estetica al viso. Nutro in particolare grande interesse per la chirurgia conservativa e per le nuove tecniche di chirurgia laser, che in caso di OSAS, ad esempio, si occupano di correggere ostruzioni parziali o complete delle vie aeree superiori”.
– Roncopatia cronica: il laser può risolvere il problema?
“Certamente sì, nella maggior parte dei casi. Molti pazienti vengono dai noi descrivendoci il sintomo russamento come fosse un fastidio per chi dorme loro accanto, ma quello che viene scambiato per un fastidio può essere in realtà una patologia con risvolti inaspettati: spesso la roncopatia nasconde una problematica di fondo estremamente importante, misconosciuta e auto-aggravante, la sindrome delle apnee notturne, che può essere causata da un aumento di volume dei turbinati nasali, una patologia che dà luogo a ostruzione respiratoria cronica. Un laser di ultima generazione consente nel giro di pochi minuti di risolvere il problema, con un trattamento chirurgico minimamente invasivo”.
– Cosa sono i turbinati nasali?
“Si tratta di strutture ossee presenti all’interno delle fosse nasali, rivestite da una mucosa respiratoria irrorata da capillari. L’ipertrofia dei turbinati è un disturbo caratterizzato dal rigonfiamento cronico della mucosa respiratoria che riveste queste formazioni”.
– Che tipo di laser viene utilizzato per trattare l’ipertrofia dei turbinati?
“Si tratta di un laser chirurgico a CO2 con un modulo a diodo, un laser a contatto. L’intervento avviene per vaporizzazione e non per taglio, non vengono così danneggiati i tessuti limitrofi e non vi è alcun rischio di infezioni, in quanto l’azione mirata del laser evita la proliferazione di batteri. Attraverso una micro-sonda penetriamo all’interno dei turbinati e riusciamo a svuotarli, ne riduciamo il volume senza ledere minimamente la mucosa, e le loro funzioni si conservano integralmente. La radiazione luminosa che viene emessa dal laser interagisce coi tessuti in modo molto delicato: genera una coagulazione delle proteine tissutali, una cicatrizzazione dei vasi sanguigni ed una vaporizzazione dell’acqua. Il decorso post operatorio è dunque più breve e più agevole rispetto a quello di altre metodologie, e già il giorno successivo all’intervento il paziente può riprendere le sue mansioni. L’intervento laser dei turbinati si esegue in anestesia locale, eventualmente con leggera sedazione, la procedura si svolge in soli 15 minuti ed è assolutamente indolore”.