intervista al dottor Massimo Marasco, chirurgo Maxillo Facciale
Il respiro. Un fluido scorrere dell’energia nel nostro corpo, un meccanismo essenziale alla base di tutte le funzioni dell’organismo. Lo strumento più potente, lo specchio della nostra vita, della nostra salute, del nostro benessere. Se, come diceva Osho – il maestro indiano che ha dedicato la vita al risveglio della consapevolezza – meditare è il dono più grande che puoi fare a te stesso, respirare correttamente è la base di tutto. Ed è per questo che discipline come Pilates, Yoga e Meditazione, pratiche ormai integrate nella routine quotidiana di molte persone, sono praticamente esplose durante il lockdown, per ossigenare correttamente il corpo, aumentare l’ampiezza polmonare, migliorare la circolazione sanguigna, combattere la fatica, favorire la concentrazione, alleviare ansia e stress. Ed anche di notte, durante il sonno, respirare bene è un inno all’amore per sé stessi: la forza di un atto così intensamente vitale, automatico, continuo, istintivo e involontario, un naturale processo fatto di meccanismi magici e numerosi. Ma quando uno degli elementi coinvolti nella respirazione presenta un problema, compromette l’intero sistema. Ne parliamo con il Dottor Massimo Marasco, chirurgo Maxillo Facciale:
“Diverse patologie possono alterare la respirazione. Durante il riposo notturno, una delle più diffuse, e nella maggioranza dei casi inconsapevoli, sottovalutate, spesso anche poco conosciute, è l’OSAS, acronimo di Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, provocata dal progressivo restringersi delle vie aeree superiori. Questo determina l’insorgere di interruzioni del flusso d’aria seguite da micro risvegli, spesso inconsapevoli, e il ripetersi di questo evento altera non solo il sonno, che diventa frammentario, ma anche le condizioni generali di salute”.
– Quali sono i principali sintomi dell’OSAS?
“Il Ronflement, cioè il russamento cronico, spesso riferito dal partner, l’eccessiva sonnolenza diurna, il calo della memoria, le ridotte capacità di concentrazione, l’ipertensione. E un adulto su quattro russa, ben il 25%”.
– Quando palato e ugola sono la causa del russamento e dell’OSAS?
“Il palato molle e l’ugola sono strutture anatomiche poste alla fine del cavo orale, fra le vie respiratorie e le vie digestive. Per osservarle basta aprire la bocca e sporgere la lingua: il palato molle ha la forma ad arco, e al centro si trova l’ugola. Se la grandezza di palato e ugola sono eccessive, il passaggio dell’aria tende a restringersi, a volte fino ad ostruirsi, producendo lo sgradevole suono del russamento”.
– Il laser può risolvere il problema?
“ In pochi minuti. Si chiama LAUP, Palatoplastica Laser Assistita, ed è un intervento ambulatoriale che può ridurre con una semplice vaporizzazione dei tessuti la lunghezza e lo spessore di palato e ugola: aumentando lo spazio per il flusso dell’aria, il paziente potrà così smettere di russare e scongiurare la crisi asfittica, così come il pericolo di riduzione dell’ossigenazione del sangue, conseguente alle apnee”.
– Come si svolge il trattamento?
“Si comincia con il rendere insensibile al dolore la superficie di palato e ugola grazie ad uno spray anestetico, e con una leggera sedazione che aiuta il paziente a restare tranquillo, anche se cosciente. Mediante uno specifico device, il laser CO2, il tessuto in eccesso viene vaporizzato senza toccare la mucosa, in assoluta sterilità e su un campo esangue. L’ugola e il palato molle vengono ridotti e rimodellati. Non necessita di sutura né di alcun ricovero, e in genere è programmato in un’unica seduta; in casi difficili in due sedute, da praticarsi a distanza di 2 mesi. La cicatrizzazione è pressoché immediata, e il paziente può subito tornare alle proprie attività”.
– Com’è il post operatorio?
“Il paziente avverte in genere un po’ di mal di gola, facilmente gestibile con comuni antidolorifici, e in pochi giorni il fastidio si risolve spontaneamente”.
– Quali sono i risultati?
“Uno spessore normalizzato dei tessuti permetterà un normale passaggio dell’aria e una corretta respirazione, risolvendo anche il russamento. I risultati sono stabili, e in assenza di altri fattori come il sovrappeso, l’ipertrofia dei turbinati o l’ingrossamento della lingua, la soluzione è definitiva”.
Tornare a respirare, in modalità comfort e senza russare: la chirurgia laser, in grado di sorprendere nelle sue performances, si trasforma così da tendenza in urgenza, per restituirci un senso di libertà e un nuovo benessere con un approccio gentile.