Chirurgia Ortognatica

Chirurgia ricostruttiva preimplantare e preprotesica siracusa

Chirurgia Ortognatica: informazioni generali

La Chirurgia Ortognatica, detta anche Chirurgia dei mascellari, è un settore della chirurgia maxillo-facciale che si occupa dell’allineamento delle ossa mascellare e mandibola in caso di malocclusione. Quando le basi scheletriche dei mascellari sono in posizione errata, il difetto estetico è accompagnato da un lungo elenco di problemi che possono coinvolgere sia la masticazione che l’igiene orale. Grazie alla chirurgia Ortognatica il chirurgo maxillo-facciale potrà correggere un’ampio raggio di deformità ed anomalie sia dello scheletro facciale che dei denti, ricollocandoli nella corretta posizione. Le condizioni che richiedono la chirurgia ortognatica sono:

  • un’eccessiva crescita del terzo inferiore del viso con un’aumentata lunghezza della mandibola (mandibola sproporzionata, progenismo)
  • iposviluppo mascellare con morso inverso
  • ipoplasia mandibolare (scarso sviluppo della mandibola e cosiddetto mento sfuggente)
  • asimmetrie dentofacciali, come deviazione della mandibola, del mascellare superiore o del mento
  • importanti alterazioni dell’occlusione dentale, impossibili da correggere con il solo trattamento ortodontico.

L’intervento viene eseguito in genere su pazienti adulti, a fine crescita dei mascellari (un processo che avviene in maniera lenta e graduale). In caso di gravi anomalie è possibile operare anche su pazienti in età scolare.

LE CAUSE

Le cause possono essere diverse; quelle più frequenti sono dovute ad un’alterata crescita dei mascellari che inizia con l’età scolare fino a stabilizzarsi quando si raggiunge la maggiore età, le cosiddette dismorfosi acquisite dei mascellari. Queste possono avere origine sia da un difetto che da un eccessivo sviluppo di uno dei due mascellari. Tale alterazione di crescita può essere spontanea, può dipendere da abitudini viziate durante l’età prescolare e scolare, può derivare da un trauma in fase di crescita, può essere di tipo ereditario. Le altre cause possono essere di origine congenita, dovute ad alterazioni genetiche o alla presenza di sindromi che causano, tra l’altro, alterazioni dello sviluppo del distretto cranio facciale. 

I SINTOMI

Molti pazienti giungono all’osservazione del chirurgo Maxillo-Facciale perchè non accettano l’estetica del loro volto, non rendendosi conto che in realtà l’estetica è dovuta ad una cattiva posizione delle ossa al di sotto dei tessuti molli ed in prima battuta si rivolgono al Chirurgo Plastico, non realizzando che il problema riguarda la struttura scheletrica del volto e non soltanto i tessui molli. Infatti, quando i mascellari si trovano in posizione errata, oltre a penalizzare l’aspetto estetico del volto, rendendolo asimmetrico, creano una serie di problemi sulla funzione masticatoria che possono poi estendersi ad altre funzioni del cavo orale e del volto, tra cui la salute stessa dei denti fino ad arrivare a problemi come le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (DTM), il russamento o le apnee notturne.

LA DIAGNOSI

La diagnosi è fondamentalmente clinica: un’attenta visita specialistica Maxillo-Facciale potrà far emergere il problema, il tutto poi potrà essere confermato, soprattutto per quanto riguarda il trattamento più opportuno, da una serie di radiografie del cranio, dalla presa di impronte in gesso delle arcate dentarie, da una serie di fotografie e dallo studio delle radiografie eseguite. Tale diagnosi andrà affiancata da una valutazione globale del cavo orale e dalla valutazione da parte dell’Ortodontista che porrà una valutazione diagnostica sui movimenti che gli elementi dentari dovranno fare prima di sottoporre il paziente a trattamento chirurgico. Un lavoro sinergico per far sì che ogni elemento sia in rapporto corretto, il tutto finalizzato anche ad un risultato funzionale e di conseguenza estetico migliorativo.

I TRATTAMENTI

Il trattamento è nella grande maggioranza dei casi di tipo combinato, ortodontico e chirurgico. Questo prevederà un trattamento ortodontico preliminare per allineare e livellare i denti delle arcate dentarie superiore ed inferiore nella posizione corretta rispetto alle rispettive basi scheletriche, seguito poi da un intervento chirurgico che potrà essere mono o bi-mascellare, comprendendo con tale termini la possibilità di spostare uno solo od entrambe le ossa mascellari per riposizionarle nella posizione corretta. Durante tali interventi potranno essere svolte altre procedure cosiddette ancillari con lo scopo di migliorare ulteriormente il risultato e l’estetica del volto, una mentoplastica, una rinoplastica, un lipo-filling del volto o procedure simili. Oggi, in casi selezionati, si può ricorrere alla chirurgia in prima battuta, la cosiddetta surgery first, seguita poi da un trattamento ortodontico post operatorio, in modo da ridurre ancor di più i tempi globali di trattamento. 

L'iNTERVENTO

L’intervento classico si esegue in anestesia generale e prevede il riposizionamento delle ossa mascellari nella corretta posizione tridimensionale per ottenere la giusta occlusione, e la loro fissazione mediante miniplacche e viti che fissano i segmenti scheletrici. Il risultato finale non comporta cicatrici esterne sul viso in quanto l’intervento viene eseguito per via endorale. Le moderne tecniche chirurgiche consentono una notevole riduzione di rischio per il paziente ed una veloce ripresa funzionale. La nuova posizione corretta e bilanciata di denti e mascelle consentirà una perfetta masticazione ed una migliore respirazione, ed anche il semplice “parlare” ne trarrà un grande beneficio, oltre ad un evidente risultato estetico migliorativo. Un intervento salutare e funzionale che darà una nuova armonia ed estetica a tutto il volto. Oggi tale intervento può essere eseguito anche con tecniche all’avanguardia come la piezo-chirurgia, l’endoscopia, il navigatore, il tutto sia per ridurre le complicanze intraoperatorie, sia per eseguire degli approcci chirurgici sempre più mininvasivi.

 

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